di Candida Morvillo Pubblicato da: 7

Vittorio Feltri mi accompagna nella visita guidata della sua casa con il cinismo che ci si aspetterebbe da lui, celebre per il sarcasmo e per i titoli strillati dei giornali che ha diretto. «Questa è mia la camera. Il segreto di un matrimonio riuscito sono le stanze separate». Guarda su, verso la scala. «Io ho separato anche i piani. Mia moglie Enoe dorme su». Quello che non ti aspetti è trovare appollaiati sulla testata del letto un gatto di peluche bianco e un porcellino di peluche rosa. Allineati sul camino: un gatto rosso, un pony bianco, un orso grigio, un gatto tigrato, un gufo, un leone e altre due bestiole non identificate. Chiedo: che ci fanno nella sua camera? Feltri fa spallucce, farfuglia che gli piacciono, che gli amici lo sanno e glieli regalano. Dirotta l’attenzione verso un plaid poggiato sul letto: «Qui dorme Ciccio, il mio gatto. La sera, mi segue. Si addormenta con me, si sveglia con me».

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