Cara Candida, ho una ragazza con la quale ho una storia ormai seria e vorrei farle una sorpresa per San Valentino, dirle «ti amo», non gliel’ho mai detto. Vorrei dirle che voglio stare con lei per sempre, ma mi si spengono in gola le parole. Sono un orso, sono un timido. Mi faccio discorsi nella testa e mi strozzo se deve aprire la bocca. So che lei ci terrebbe, che non le piace che io non dica mai niente di «carino». A me sembra che le cose sono evidenti: sto con lei, esco con lei, non sto con nessun’altra. Non viviamo insieme perché viviamo e lavoriamo in due città diverse, ma va così da un anno. Non è che, se mi chiama, non rispondo. Non è che, come certi amici, il sabato sera esco, bevo, faccio serata. Sono di poche parole, sono di poche carezze. Le smancerie non mi piacciono, mi imbarazzano, ma capisco che lei è fatta diversamente e vorrei imparare per piacerle di più, per farle capire che ci tengo, ma non so dove partire. Vorrei chiederle di insegnarmi come si fa, cosa le piace, capire se posso farlo, come farlo. Però una parte di me serra le braccia, si chiede a che serve, si sente ridicolo. Mi dico che glielo dico e poi non glielo dico. Allora, mi sono prefissato il giorno in cui meno se lo aspetta, perché il 14 febbraio è proprio un giorno che trovo ridicolo e che non ho mai festeggiato e lei lo sa. Ma come faccio a mantenere il proposito?