Cara Candida, mi chiamo Vittoria e ho 14 anni. Da qualche mese mi piace molto un ragazzo che ha un anno più di me. Assieme a lui frequento un’associazione studentesca di azione per il clima e appunto per questo condividiamo le stesse idee sul mondo e sulla politica. Lui è diverso dai nostri coetanei, è impegnato, brillante e non gli importano le cose superficiali, tipo come ci si veste o come bisogna apparire o fare sfoggio di quello che fa sui social. Insomma: è il mio tipo ideale. Nonostante ciò, non so come comportarmi: non ho mai avuto un appuntamento, sono timida, e anche se a volte abbiamo parlato dei nostri interessi comuni, non ho con lui un rapporto facile, avvicinarlo e parlargli mi imbarazza, ho paura d’impappinarmi e non piacergli. Perciò ho deciso di scrivergli una lettera che mi è venuta di getto e che, secondo me, è una delle cose più belle che ho mai scritto. Però non so se dargliela oppure no: ho paura del suo giudizio, paura che dopo non voglia più parlarmi. Mi sembra un tipo sensibile, non penso che la farebbe vedere agli amici per prendermi in giro, però qualcosa mi blocca lo stesso e non so che fare.